Dalmazio Ambrosioni, Invito Esposizione personale Centro Triangolo, Locarno, Novembre 2013

 

 

A cavallo dei numeri

 

Paolo Grassi, l’artista dei numeri. Potrebbe sembrare una scelta bizzarra, un modo per andare controcorrente.

Non lo è quando si capisce che i numeri di Paolo Grassi, replicati un pò in tutti i generi

(pittura, scultura, architettura, performance) e nei vari materiali, tradizionali e tecnologici,

rispondono ad un’esigenza di ricerca: indagare il mondo delle cose e delle situazioni ma

anche quello interiore, con la consistenza, la portata simbolica, la qualità, l’intreccio e lo

sviluppo dei numeri, che per eccellenza sono mobili, dinamici.

 

E se da una parte la scelta riconduce alla matematica e al fascino intrigante delle

combinazioni (la Successione di Fibonacci, il Triangolo di Tartaglia, il Binomio di

Newton ...), dall’altra promuove quell’elemento artistico che umanizza l’esattezza della

scienza, una sorta di estetica della matematica.

 

L’arte, soprattutto moderna e contemporanea, vi attinge a piene mani, e basti pensare a

Kandinskji, a Mondrian, a Escher e prima a Piranesi e dopo ad Alighiero Boetti e tanti altri ...

Paolo Grassi è in ottima compagnia.

 

Tanto più che la sua numerologia estetica (i numeri come fonte di pensiero e di bellezza) si

amplia ad altre esperienze artistiche. Sia sul piano operativo che concettuale incontra

praticamente tutte le stagioni dell’arte moderna, dalla pittura visionaria e metafisica al

simbolismo, dall’astrattismo al costruttivismo, dall’ironia giocosa e provocatoria dei Dada

all’impeto dei Futuristi ...

 

Numerizzando attraversa le spiagge del colore lungo cromie per lo più pastellate nelle quali si avverte qualche attrazione orfica.

 

E mentre ci coinvolge nel gioco dei numeri, Paolo Grassi ci chiama a temi seri come

l’incontro tra arte e scienza lungo le tappe di una sotterranea indagine sul territorio e sulla

storia.

 

Ed al rapporto tra arte e vita, tra persona e società in un’avventura che ha il passo del tempo e dello spazio. Forse per misurarli, certo per farne parte a pieno titolo.